Par Erreur | Mimmo Rotella Artypo a cura di Federico Sardella Inaugurazione sabato 15 gennaio 2011 ore 18,00 Frittelli Arte Contemporanea via Val di Marina, 15 – Firenze
Orario
mar. - sab. 10-13 | 15,30-19,30 lun. e dom. su appuntamento
Informazioni
www.frittelliarte.it info@frittelliarte.it Tel. 055 410153 Fax 055 4377359
Catalogo
Carlo Cambi Editore con testi di: Carlo Frittelli, Raffaella Perna e Federico Sardella allegato DVD con un'intervista ad Oliviero Toscani realizzata da Federico Sardella e Matteo Frittelli
Frittelli Arte Contemporanea è lieta di presentare la mostra “PAR ERREUR. Mimmo Rotella Artypo”, a cura di Federico Sardella, che avrà luogo dal 15 gennaio al 19 marzo 2011. L'esposizione comprende circa cinquanta opere realizzate dall’artista tra la fine degli anni Sessanta e la metà dei Settanta, alcune delle quali di grandi dimensioni, tutte riconducibili alla serie degli Artypo; un termine che deriva dalla fusione e dall’accostamento di due parole: art e typographie, coniato da Rotella per definire la tecnica da lui inventata. Una tecnica che prevede l’uso creativo di fogli impiegati per gli avviamenti di macchina in tipografia, altrimenti destinati al macero, su cui sono sovrastampati vari manifesti l'uno sull'altro, dando luogo alla sovrapposizione casuale di colori e immagini e che l’artista, meccanicamente, riporta su tela, plastica o lamiera. Come lo stesso Rotella scrive, queste opere sono quadri fatti con prove di stampa, affiches procurate in alcuni stabilimenti tipografici a Milano e Roma, dalle quali emergono immagini forti, suggestive, misteriose e spettacolari. Immagini nuove, certamente identificabili ma difficilmente catalogabili, che si propongono simultaneamente l’una sull’altra e l’una dentro l’altra, raggiungendo straordinari livelli di efficacia visiva e comunicativa. Come scrive Federico Sardella nel catalogo della mostra:
"Gli Artypo sono metafore di ciò che siamo e che viviamo, sono una chiara icona di quello che Marshall McLuhan ha definito spazio simultaneo: uno spazio compresso ed indivisibile, il cui centro è ovunque e i cui margini non esistono. Di fatto, oggi gli eventi hanno luogo simultaneamente in tutta l’ampiezza del pianeta, tutto si realizza nell’istante del presente e tutti ne veniamo toccati. La simultaneità, scrive Boccioni, “è la condizione nella quale appaiono i diversi elementi che costituiscono il dinamismo. È dunque l’effetto di quella grande causa che è il dinamismo universale. È l’esponente lirico della moderna concezione della vita, basata sulla rapidità e contemporaneità di conoscenza e comunicazioni”. Immagini rapide e contemporanee, trasparenti e profonde, ricche di brusii, rumorose ma intonate, gli Artypo consegnano all’eternità testi destinati ad esaurirsi che divengono così protagonisti di una nuova iconografia, fossili contemporanei plastificati di “un’immagine artificiale, che artificialmente comunica un paesaggio artificiale. Paradossalmente, il modo più realista per trasporre visivamente la nuova dimensione urbana”.
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