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Endless

9 ottobre - 27 novembre 2010

inaugurazione 9 ottobre ore 18

Frittelli Arte Contemporanea

Via Val di Marina 15 - 50127 Firenze

t. 055 410153 | f. 055 4377359

orari: mar. - sab. ore 10-13/15,30-19,30

domenica, lunedì e festivi su appuntamento


La galleria Frittelli Arte Contemporanea presenta Endless, una mostra che si snoda attraverso alcuni nuclei fondamentali della produzione di Lucio Pozzi e intende offrire un approccio all'eterogenea opera dell'artista con un percorso svincolato da griglie cronologiche. Il filo conduttore della mostra è il rifiuto sistematico del principio di unicità dello stile: l'artista procede utilizzando gli strumenti che l'arte gli mette a disposizione - materiali, processi, tecniche- senza regole fisse, al fine di creare un “fraintendimento creativo" come dialogo aperto e sfaccettato tra spettatore e autore dove nessuno dei due si sottomette alle leggi dell'altro.
Endless” (Senza Fine) è una mostra di lavori selezionati dalla produzione di diverse annate. Sono opere diverse nella forma ma unite da un filo conduttore riguardante l'Arte della Pittura. Questa selezione è limitata ad alcune “famiglie” di opere (così distinguo i miei lavori). Com'è noto, ritorno ciclicamente a lavorare su tipologie iniziate in precedenza.

 

Nota sull'artista

“Non conosco esattamente le finalità della mia arte. La faccio così, esistenzialmente, tanto per esserci". Lucio Pozzi

Invece di scrivere manifesti Lucio Pozzi ha usato l’Arte Concettuale come punto di partenza per mettere in discussione i presupposti dell’arte e andare in cerca dell’intensità e dell’ispirazione in una struttura di continuo avvicendamento di esperienze artistiche differenziate. Pensa che la coerenza di stile e significato non dipendano dalle formule ma si rivelino senza calcoli preliminari nella pratica dell’artista.

Il primo scandalo avvenne nel 1978 nel tempio del Concettualismo, la galleria di John Weber a New York, quando espose paesaggi in acquerello pochi mesi dopo aver presentato una immensa installazione nello stesso spazio. Quando poi, nella prima delle Mostre Provocazione, nel 1980, riunì 80 lavori tutti riferiti alla pittura ma uno radicalmente diverso dall’altro in forma e materiale, molti pensarono che Weber e Pozzi fossero diventati matti. Nell’imbarazzo generale, quasi nessuno seppe cosa scriverne. Seguirono esposizioni dello stesso genere nei musei dell’Università del Massachusetts, di Bielefeld e Karlsruhe, allo Studio Carlo Grossetti di Milano e nel 1984 nella mostra in tre gallerie di New York (Leo Castelli, John Weber, Susan Caldwell). Sembra che da quegli anni siano ormai molti gli artisti diversificatori le cui pratiche sono accettate dal mondo dell’arte, ma la insistenza di Pozzi a dipingere sia quadri figurativi che astratti, costruire entità fotografiche e nel contempo produrre azioni e fabbricare installazioni e produrre video pare ricevere interesse soprattutto fra le giovanissime generazioni. L’insegnamento è per Pozzi un’ulteriore maniera per contestare i dati comunemente accettati e sondare la pratica artistica nel tessuto dell’arte moderna. Invece di gridare slogan sensazionali, egli pratica una sottile, capillare, individuale, caso per caso, infiltrazione.

 
 
  Frittelli Arte Contemporanea - Firenze, Via Val Di Marina 15 Tel 055.410153 - Fax 055.4377359
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