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Riccardo Guarneri

Guarneri, Riccardo (Firenze, 1933).
Dopo gli studi al Liceo Scientifico e la frequentazione della Scuola Libera del Nudo a Firenze, inizia a dipingere nel 1953, contemporaneamente ad un'attività musicale: suona jazz e chitarra classica esibendosi con orchestre di musica leggera in Italia e all'estero. Dopo i primi quadri inizialmente figurativi si avvicina all'area Informale come lo stesso Guarneri racconta in un'intervista con Giovanna Uzzani pubblicata sul catalogo della personale tenu­tasi a Palazzo Pitti (Firenze, 2004): «... Poi è arrivato il 1958 e la pittura è diventata più importante, più seria. Ancora brancola­vo. Tra il 1958 e il '59 mi ritrovai all'Aja a suonare. Mi innamorai degli autoritratti dell'ultimo Rembrandt. Niente di più informa­le. Su grevi fondi scuri comè la notte mi apparivano segni bale­nanti, saette di luce, bagliori dorati. Così cominciai a ispirarmi a Rembrandt nelle mie tele informali, anche se nessuno se n'era accorto. Era la luce, erano quei bagliori a interessarmi. Già allo­ra intuivo come centrale il tema della luce, ma ancora non sa­pevo rinunciare alla materia e pensavo a Wols ed anche ad Alechinskj. Poi mi accorsi di sentire i Cobra troppo violenti e istintivi, così mi lasciai piuttosto attrarre dalla purezza di Licini, dalle invenzioni liriche di Klee. Quando tornai a Firenze, scoprii che Fiamma Vigo aveva aper­to il nuovo spazio di via degli Artisti, luogo di incontro di pitto­ri astratti e di giovani avventurosi. Nacque l'opportunità di una mostra nel '59, si intitolava Baldi - Fallani - Guarneri - Masi - Verna. Cinque informali a Firenze. La presentazione era di Alberto Boatto... La Vigo aveva interesse per l'astrazione, in tutti i suoi aspetti, ma soprattutto, mi pareva allora, per la ma­teria informale, per la dimensione vitalistica del colore. Comunque dava alla ricerca astratta un significato al quale non ero interessato... Anni fervidi, tutto era come travolto dalle esperienze, dalle scoperte. Nel 1959 andai per la prima volta in Germania, a Düsseldorf. Ancora dipingevo informale. Cominciai a girare per gli studi di quei pittori che più sentivo vicini alla mia ricerca, Il Nord Europa mi appariva allora come una straordinaria fucina, laboratorio, eccitante network di spe­rimentazione, realtà viva, nervosa, cosmopolita. Conobbi Otto Peine, Peter Brüning, Hansjorg Glattfelder. Poi anche Gerard Hoerne, Raimund Girke e Winfred Gaul. Andavo ai loro studi e diventammo amici, anche se io ero più giovane».
 
La prima mostra personale è alla Galerie de Posthoorn a L'Aia nel I960. Nel 1962 comincia ad interessarsi al colore in quanto luce, alla grafia come pittura ed ai problemi inerenti alla perce­zione visuale. Da questo momento in poi, segno, luce e colore si identificano, sostanziando un mondo poetico di sensibilità acuta e costituendo, pur nelle sue diverse fasi, il filo condutto­re di una ricerca assai personale. Nascono i primi quadri chia­rissimi in cui lo spazio viene scandito da variazioni luminose e le cui superfici sono trattate prevalentemente a matita. Questi quadri vengono esposti per la prima volta nel 1963 nella perso­nale a La Strozzina di Palazzo Strozzi. È ancora Guarneri che così ricorda il superamento dell'informale e il cambiamento della sua ricerca nei primi anni Sessanta: «... La frequentazione degli amici tedeschi mi offrì delle conferme, mi suggerì delle vie d'uscita dall'informale, mi incoraggiò nella ricerca della pittura. Nelle mie tele c'erano già delle proposte nuove di luce e i primi effetti di trasparenza. Poi i miei quadri informali astratti cominciarono a schiarirsi e la ri­cerca della luce rinnovò in me l'amore per il paesaggio del Nord, in Germania, in Olanda, in Finlandia, quella luce cristalli­na, senza umidità, senza peso. È così che schiarendo i toni sempre di più, sottraendo materia, deccopertina076.jpgantando, arrivai al silen­zio del bianco. Ma non fu una scelta improvvisa».
Intanto nel 1960 è presente a Abstráete Italiensee Kunst a Ostenda, a Modem Paintings of ltaly alla Rose Marie Gallerie di Taipei, nel 1961 si sposa con Maria e tiene una mostra con Verna alla Galleria L'Indiano a Firenze, nel 1962, anno in cui nasce la prima figlia Eloisa. Beatrice nascerà nel 1974, organizza una personale alla Galleria S, Matteo a Genova, è presente al VII Premio Termoli a Termoli e al XIII Premio del Fiorino a Firenze. Nel 1963 con Gian Carlo Bargoni, Attilio Carreri e Gianni Stirane costituisce il Gruppo Tempo 3, il cui programma for­male, partendo dalla lezione di Rothko e dalle teorie gestalt che, ponendosi come il terzo tempo della pittura astratta, tende a un superamento della contrapposizione tra concreti­smo e informale. La sua attività espositiva è scandita in questi anni soprattutto dalla partecipazione alle mostre del Gruppo: Tempo 3, Galleria XXII Marzo, Venezia 1963; Galleria Aquilone, Firenze 1964; Teatro Politeama Genovese, Genova 1965.
Dal '64/65 in poi il lavoro acquista una struttura più rigorosa e geometrica. Nel 1966 partecipa alla XXXIII Biennale di Venezia e alla mostra Weiss auf Weiss della Kunstalle di Berna. Nel 1967 espone col Centm Proposte alla Biennale di Parigi e partecipa alle mostre di Nuova Tendenza.
E' più volte premiato in mo­stre nazionali e internazionali. Ottiene l'incarico di insegna­mento presso l'istituto Statale d'Arte di Firenze e successiva­mente presso il Corso Superiore di Disegno Industriale. Partecipa alle rassegne europee di Nuova Pittura. Numerose le personali degli anni Sessanta: nel 1964 Galleria Gritti, Venezia: nel 1965 Galleria il Bilico, Roma; nel 1966 Galleria il Paladino, Palermo; nel 1967 Galleria La Carabaga, Genova e Galleria 3A, Lecce; nel 1968 Studio d'informazione Estetica, Torino: nel 1969 Galleria Fiori, Firenze.
Nei decenni successivi Guarneri approfondisce ulteriormente il suo lavoro nell'ambito della pittura concreta, intesa come luogo, di rappresentazione autonoma di uno spazio non mime­tico né illusionistico, ma non per questo meno reale, determi­nato dal programmatico incontro del colore con la geometria e la luce. Su tali princìpi sviluppa alcune teorie di Paul Klee sulle bande chiaroscurali, poi attualizza la scienza dei contrasti della pittura post-impressionistica, infine giunge a una sorta di micro-scrittura di segni-luce che fa affiorare dal tessuto mono­cromo delle superici brani di poesie. Per due anni tiene un corso di insegnamento all'università Internazionale dell'Arte di Firenze. Espone alle Quadriennali di Roma nel 1973 e nel 1986, alle Biennali di Milano nel 1974, nel 1983 e nel 1994, è invitato alle mostre storiche sull'arte italiana: nel 1981 Linee della ricerca artistica in Italia 1960-1980, Palazzo delle Esposizioni, Roma; nel 1988 Astratta-Secessioni astratte in Italia dal dopoguerra al 1990, Galleria Civica, Verona; nel 1991 Presenze delle avanguardie a Firenze dal '47 ad ogqi Centro d'Arte Spaziotempo, Firenze; nel 1995 Arte in Italia 1956/1968 Museo Civico di Conegliano Veneto; nel 1997 Die andere Richtung der Kunst. Abstrakte Kunst Italiens '60/'90, DuMontkunsthalle, Colonia; nel 2002 Continuità, Arte in Toscana 1945-2000, Palazzo Strozzi, Firenze; nel 2004 L'incanto della pit­tura Casa del Mantegna, Mantova; Luce, Museo Pieve di Cento; Percorsi internazionali d'arte anni '60- '90, Museo di Villa Croce, Genova; 2005 Pittura e Astrazione Analitica, Praga; 2006 Then and Now, Londra; Oltre il premio, Museo di Lissone; 2007 Pittura Analitica anni '70, Palazzo della Permanente, Milano; 2008 Pittura Aniconica, Casa del Mantenga, Mantova; Viaggio in Italia, Landesmuseum, Graz; 2009 Pensare Pittura, Museo di Villa Croce, Genova; 2010 Forme d'arte in Italia, Rotonda Besana, Milano; L'angolo del collezionista, Mart, Trento e Rovereto; 2011 Percorsi dell'arte italiana, Vaf-Stiftung, Mart, Trento e Rovereto; attualità analitiche, presenze italo-francesi Cavana arte, La Spezia.
 
Nel 1977 ottiene la cattedra di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara e successivamente presso le accademie di Bari, Venezia e Firenze fino al 2003.
Sue opere si trovano pres­so vari Musei d'Arte Contemporanea in Italia e all'estero. Nel 2000 ha realizzato il progetto per un mosaico di 24 mq che si trova nella stazione Lucio Sestio della metropolitana di Roma. Giorgio Di Genova nella Storia dell'Arte Italiana del '900 così sottolinea le origini del percorso artistico di Guarneri: «Alle problematiche della luce era approdato intorno al '62 anche Riccardo Guarneri, dopo una stagione informale, di cui mante­neva il sentimento del segno, tanto che per lui s'è parlato di segno-luce, e giustamente, a giudicare da opere come L'ascesa del giallo del '62. Certamente per i suoi sussurri cromatici Guarneri non è al segnismo che s'era rivolto, bensì ad altri esiti dell'informale, quelli dell'abstraction lyrique...». Klaus Honnef in occasione della personale alla Galleria Morone 6 (Milano, 1972) fornisce un contributo alla lettura delle opere informali dell'Artista scrivendo: «Il principio dominante nei quadri informali di Guarneri è il contrasto fra i diversi metodi artistici: Riccardo Guarneri confrontava larghe parti pittoriche con gruppi di linee spesso piegate sul finire. Facendo ciò pas­sava in modo estremamente delicato da un rosso slavato a un marrone terroso a un bianco cupo attraverso una scalatura continua ma finissima».

Bibliografia

mostre personali / solo exhibitions


1972
Westfaelischer Kunstverein di Muenster
Galleria Peccolo, Livorno
Galleria La Polena, Genova
Galleria Morone 6, Milano
Galleria Loehr, Francoforte
1973

Galleria del Cavallino, Venezia
1974
Galleria Godei, Roma;
Studio La Città, Verona
1976
Galerie December, Düsseldorf
1978
Galerie Artline L'Aia
1979
Galleria Il Grifone, Messina
1984
Galleria Mèta, Bolzano
1989
Galleria II Ponte, Firenze
1990

Galleria Morone 6, Milano.
1991
Galleria Mèta, Bolzano.
Pinacoteca Comunale – Loggetta Lombardesca, Ravenna.
Kunstverein Haus im Park, Emmerich.
Galleria La Polena, Genova.
Centro d’arte Sincron, Brescia.
1992
Galleria Nuova Figurazione, Ragusa.
1993
Borderline, Monteciccardo.
1994
Salone Villa Romana, Firenze (con C. Verna).
1995
Galleria Meeting, Mestre.
Galleria L’Occhio, Venezia (con E. Finzi).
1996
Chiostro di S. Salvatore al Monte, Firenze.
Castello di Ama, Gaiole in Chianti (con I. Legnaghi e P. Pinelli).
1997
Galleria Percorsi d’Arte, Venezia.
1998
Atelier Albisani (opere su carta), Firenze.
1999
Liba-Arte Contemporanea, Pontedera.
Arte Studio Invernizzi, Milano.
Galleria Minimum – Edizioni Morgana, Firenze.
2000
Salone Villa Romana, Firenze.
2001
Galleria Giraldi, Livorno.
Galleria Ennevù, Bologna.
2002
Spazio Arte (ex Chiesa SS. Ambrogio e Bellino), Vicenza.
Arte Fiera, Bologna (con Galleria Giraldi).
Galleria La Bottega, Gorizia.
2003
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea “ai Molini”, Portogruaro.
Castello Biscari di Acate, Ragusa.
2004
Spazio Grado 12, Trento.
Sale del Fiorino – Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti, Firenze.
2007
Galleria Varart, Firenze
Arte Silva, Seregno
2009
Antiche Stanze di S. Caterina, Prato;
Artestudio, Milano
2010
Kunstverein Oberwallis Castello Stockalper, Brig
2011
Museo d'Arte Contemporanea Senigallia.

Mostre collettive

1991
Immagine e luce, Studio Reggiani, Milano.
Galleria Comunale d’Arte, Cagliari.
Centro d’Arte Spaziotempo, Firenze.
1992
Attualissima, Fortezza da Basso, Firenze.
Collectie Barends, Bergkerk Kunst, Deventer.
Auditorium de’ Ferrari, Moconesi (Genova).
Museo Casabianca, Malo (Vicenza)
Galleria San Luca, Bologna.
Casualità e ordine, Centro Sincron, Brescia.
I venti anni della Piramide, Galleria La Piramide, Firenze.
1993
Momenti dell'astrazione italiana, Galleria Arcadia Nuova, Milano.
Proposta d'Arte contemporanea, Fortezza da Basso, Firenze.
Le parole, i segni, Borderline, Monteciccardo (Pesaro).
Arte Fiera Basilea.
1994
Collezione Contemporanea, Pinacoteca Comunale, Ravenna.
Palazzo della Permanente, Milano.
Centro d’Arte Cepac, Prato.
Casa della Cultura, Livorno.
Studio La Città, Verona.
Ospedale degli Innocenti, Firenze.
Porta Camollia, Siena.
Palazzo dei Priori, Montefalco (Foligno).
Il pittore dell'anno, Rapallo.
Premio Città di Vasto, Vasto.
Mostra collettiva, Galleria Artestudio, Milano.
1995
Morterone Natura e Arte, Pro loco, Morterone.
Luoghi di lavoro. Luoghi d'Arte, Prato.
Premio Gallarate, Gallarate.
mostra itinerante; Salerno, Firenze, Milano.
Museo Civico di Conegliano Veneto e Centro d’Arte Spaziotempo, Firenze.
1996
Centro d’Arte Spaziotempo, Firenze.
mostra itinerante; Palazzo dei Priori, Volterra;
Palazzo Comunale, Lucca
Ama l'Arte, Castello di Ama, Gaiole in Chianti.
1997
Museum Rabalderhaus, Schwaz.
Calleria Civica d’Arte Contemporanea, Erice.
La Civica raccolta del Disegno di Salò, Palazzo Coen, Salò.
DuMontkunsthalle, Colonia.
Cenobio e nuova scrittura, Stadt Museum Galerie, Wolfsburg.
1998
Palazzo Sarcinelli 1988-1998.
Palazzo Sarcinelli, Conegliano Veneto.
Palazzo dei Priori, Volterra.
Il grande rettile ed altri, Museo Fattori, Livorno.
1999
Palazzo Caetani, Sermoneta.
Spaziotempo, Firenze
2000
Nuova pittura e oltre, Fondazione Calderara
2001
Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Lissone.
Sala Napoleonica, Brera, Milano.
Per Pinocchio, muri dipinti ed altro, Collodi.
Galleria Giulia, Roma.
Opere per il nuovo Museo dell’Accademia, Venezia.
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, San Gimignano.
Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Termoli.
‘900 all’Accademia, Villa Manin, Passariano.
Museo Bargellini, Pieve di Cento.
2002
Palazzo Strozzi, Firenze.
Materiali della civica raccolta del Disegno, Salò.
Palazzo Bargnani Dandolo, Adro.
Palazzo Trivulzio, Melzo; Biblioteca Civica, Pordenone.
2003
Galleria Il Ponte, Firenze.
Museo della Ceramica, Albisola.
Galleria Giraldi, Livorno.
Archivio di Stato, Firenze.
Gala di Barcellona.
Palazzo Panciatichi, Firenze.
Galleria Morone, Milano.
2004
Casa del Mantegna, Mantova.
Museo d’Arte delle Generazioni del ‘900, Pieve di Cento.
2008
Viaggio in Italia Italienische Kunst 1960-1990
Neue Galerie Graz - Universalmuseum Joanneum, Graz
15X15. 15 gallerie, 15 artisti - Forte di Belvedere, Firenze
2009

Astratta - MAR Museo d’Arte della città di Ravenna, Ravenna



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